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Ansia generalizzata

Avete presente la mamma che chiama dopo aver sentito un'ambulanza anche se sa che voi siete dall'altra parte della città? O la nonna che vi carica d'ansia elencandovi tutte le cose che potrebbero succedervi quando vi trasferirete all'università? O l'amica convinta che, quando partirete in vacanza, tutto andrà male?

Se avete presente questi stupidi esempi, avete messo un piede nell'enorme oceano dell'ansia generalizzata.


 Il Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD) è uno stato cronico di preoccupazione eccessiva e di tensione intensa in assenza di una causa specifica; ogni cosa, ambito ed evento porta a pensieri catastrofici e si è consapevoli dell'irrazionalità delle preoccupazioni, ma non si riesce a sbarazzarsi dello stato di tensione provocato dall'ansia. La preoccupazione è sproporzionata rispetto all’evento temuto, pervasiva e difficilmente controllabile.


L'ansia diventa il mio modo per affrontare la vita e, nonostante questo costituisca una grande fonte di sofferenza, tendiamo più volentieri a rivolgerci al medico di base (per i disagi fisici che lo stress ci causa) che non allo psicologo. Spesso - non sempre - si arriva in terapia quando il disturbo peggiora o manifesta effetti secondari come depressione o attacchi di panico.


Tutto questo per dire che purtroppo si sottovalutano le conseguenze della preoccupazione costante.

Anche se all'inizio pensare costantemente a qualcosa può sembrare una strategia utile a tenere tutto sotto controllo, in realtà pensare/preoccuparsi prolunga lo stress, che finisce per riversarsi in stanchezza, poca motivazione, tensione muscolare, memoria e concentrazione ridotte, sonno disturbato, e somatizzazioni (come mal di testa, problemi cutanei, problemi gastrointestinali, mal di schiena, problemi sessuali, alopecia, e chi più ne ha più ne metta).

Quando una persona accusa sintomi fisici può succedere che dal medico non venga riscontrata alcuna patologia. Inizia così un lungo viaggio alla ricerca di una diagnosi che potrebbe creare problemi a livello emotivo: la persona che ne soffre si sente persa, incompresa e finisce per non avere fiducia nei professionisti.

Non da meno le conseguenze a lungo termine sul funzionamento, come minore produttività lavorativa e difficoltà relazionali.



Sintomi


I sintomi riguardano :

  • ansia e preoccupazione eccessivi per la maggior parte dei giorni riguardanti una serie di eventi e di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche)

  • difficoltà nel controllare le preoccupazioni

  • irrequietezza, sentirsi tesi

  • faticabilità

  • difficoltà di concentrazione o di memoria

  • irritabilità

  • tensione muscolare

  • disturbi del sonno

  • funzionamento sociale, lavorativo o altri ambiti intaccati


A questo proposito, se vuoi, puoi fare il test dell'ansia generalizzata al seguente link:



Cause


Se soffriamo di ansia generalizzata crediamo che il mondo sia pericoloso e di essere incapaci a fronteggiarlo.

Questa presunta incapacità che ci attribuiamo ci provoca ansia, paura e sensazioni somatiche.


Dove abbiamo imparato queste cose?

Potremmo averle imparate dai nostri genitori, soprattutto se essi sono stati troppo protettivi, troppo accudenti, troppo ansiosi o poco affettuosi.

Possiamo sviluppare ansia a seguito di situazioni che ci hanno messo in pericolo di vita e quindi abbiamo reagito imparando a preoccuparci preventivamente proprio per evitare i pericoli.

Nel blog sull'ansia sociale ho spiegato la differenza tra ansia e paura e abbiamo visto che, nel corso della nostra evoluzione la paura è stata funzionale perché ci è servita a combattere o a fuggire dal pericolo immediato, invece l'ansia ci ha aiutato ad individuare minacce potenziali, evitarle o prepararci ad affrontarle.

La tipica domanda “E se…?” ci serve a pensare a possibili scenari futuri e a prepararci all'ipotetica catastrofe imminente. Il problema è che spesso l'idea catastrofica viene riconosciuta come eccessiva solo dopo che non si è verificato l’evento catastrofico temuto!!


Per cui purtroppo questo enorme dispendio di tempo ed energia sia fisica che mentale è vano e inutile perché i nostri pensieri riguardano eventi improbabili, lontani nel tempo, non producono soluzioni nè comportamenti capaci di ridurre il pericolo.



Trattamento


Le linee guida al trattamento propongono come efficaci la terapia cognitiva comportamentale (CBT) e la terapia metacognitiva (MCT).

Con la terapia possiamo fermare questa insidiosa sofferenza.



Se sei in questa situazione consulta uno specialista e ricorda:

LA TUA SALUTE MENTALE E' UNA PRIORITA'


Per dubbi o informazioni non esitare a scrivermi nella chat in basso a destra, su WhatsApp o Instagram!

+39 379 1573537

 
 
 

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